mercoledì 8 aprile 2009

Pavel Pogrebnyak:classe abbinata a potenza

Andiamo ad analizzare a fondo le caratteristiche tecniche, fisiche e personali del forte attaccante dello Zenit San Pietroburgo, capocannoniere della Coppa Uefa 07/08.

I primi passi nello Spartak Mosca.Pavel nasce l'8 Novembre di 26 anni fa nella capitale Russa; a soli 6 anni esordisce nella scuola calcio dello Spartak di Mosca e all'età di 18 è già titolare fisso in prima squadra. Tra il 2001 e il 2003 segna 8 gol in 23 partita, venendo visionato dagli osservatori del Baltika Kaliningrad che lo acquistano la stagione successiva. Negli anni a venire Pavel cambierà ben quattro maglie, tornando alla corte della Spartak, finendo al Khimki e allo Shinnik Yaroslavl, ora in First Division. La carriera di "Posha" sembra destinata a essere mediocre e di basso ma rispettoso livello, quando poi accade la svolta.

La svolta a Tomsk.Nel 2006 approda in Siberia, al Tom Tomsk segnando 13 reti in 26 incontri. Da questa grande stagione Pavel otterrà più soddisfazioni: oltre a essere l'idolo locale per la tifoseria biancoverde il moscovita guadagna la convocazione in nazionale mentre da San Pietroburgo cominciano ad arrivare le prime voci d'interesse.

A San Pietroburgo per vincere tutto.Nel mercato invernale approda nella fredda e culturalmente più occidentale San Pietroburgo, con l'intento di vincere i primi titoli sia per quanto riguarda la sua bacheca personale che per quella del club del presidente Dyukov. Interagisce subito alla grande con Dick Advocaat, che lo posiziona sulla punta del suo albero di Natale e andando, di fatto, a fare coppia col genietto Arshavin, prodotto del vivaio della Smena, che, escludendo malignamente il sultano Fatih Tekke, non usufruiva di un partner offensivo a lui complementare dai tempi di Aleksandr Kerzhakov, ora alla Dinamo Mosca dopo una breve ma proficua esperienza al Sevilla. Anche grazie alle sue reti lo Zenit conquista nel 2007 il suo primo titolo nazionale, sfaldando la dittatura moscovita che durava da dodici anni, dopo il successo dell'Alania Vladivadkaz nel lontano 1995. Nel Marzo 2008 vince anche la Supercoppa di Russia, trafiggendo Levenets nell'occasione del gol decisivo segnato a 8' dalla fine.

Le conquiste europee.Il 2008 è l'anno delle conquiste europee e della conseguente affermazione del movimento calcistico russo completata col magnifico bronzo all'Europeo in Austria e Svizzera. Ma fermiamoci ai successi con lo Zenit, dato che quelli in nazionale purtroppo non gli appartengono ufficialmente. Nel Febbraio 2008 segna due reti pesantissime al Villareal, che permettono allo Zenit di acquisire il passaggio agli Ottavi di Finale dove i russi incontrano il Marsiglia, giustiziere il turno precedente dello Spartak Mosca. Al Velodrome finisce in goleada, con il solo gol di Arshavin a 9' dalla fine a mietere il passivo; sette giorni più tardi al Petrovski accade qualcosa di soprendente: Lo Zenit elimina i francesi, proprio mediante Pavel, che confenziona con una rete per tempo quel 2-0 fondamentale per recuperare il 3-1 dell'andata. Ai quarti lo Zenit passeggia alla Bayarena, vincendo 4-1 con una rete di Pogrebnyak. In semifinale c'è il quotatissimo Bayern Monaco, che arriva in Russia volenteroso di ribaltare l'1-1 maturato all'Allianz Arena. Ma lo Zenit è troppo agguerrito per i Bavaresi che subiscono una clamorosa umiliazione: 4-0, aperto e chiuso da Pavel. Lo Zenit vincerà poi a Manchester la coppa senza però l'ex Tom Tomsk, squalificato per una stupida ammonizione ricevuta nel finale della gara di ritorno con la compagine guidata allora da Hottmar Hitzfield.

L'infortunio in nazionale. Dopo la conquista della UEFA, per Pavel si aprono le porte della totale consacrazione a livello internazionale con l'Europeo in Austria e Svizzera. Un serio infortunio al ginocchio però, patito nell'amichevole contro la Serbia, lo priva di questa opportunità, costringendo il commissario tecnico Guus Hiddink a sostiruirlo convocando l'ex Fc Mosca Roman Adamov, capocannoniere della stagione 2007. La lesione dei legamente al ginocchio lo ostacola anche con il suo club, il quale per più di un mese patirà la sua assenza, pesantissima nel gioco e nell'economia della squadra. Pavel ritorna a metà Agosto, nel recupero col Terek Grozny vinto per tre a uno.

La Supercoppa Europea. Il moscovita segna una doppietta nel match di fine agosto al Metalist di Samara, incontro che precede la Supercoppa Europea del 29 dello stesso mese con sede a Montecarlo. Gli avversari dei Sanpietroburghesi sono i campioni d'Europa e successivamente del mondo del Manchester United; la coppa va a finire tra le mani di capitan Tymoschuk, anche grazie al gol che sblocca l'incontro al 45', proprio ad opera di Pavel.

L'esordio in Champions League. Il 16 Settembre è la volta del debutto nella massima competizione europea per club sia per lo Zenit che per 'Posha'. All'Olimpico di Torino i russi, in tenuta azzurra, prevalgono sulla Juventus in termini di gioco ma non di risultato, con gli italiani che regolano di misura lo Zenit. Nelle altre cinque partite del girone Pavel riesce anche a trovare il suo primo timbro in Champions League, a Minsk contro il BATE Borisov.

Potenza mixata ad eleganza.
Pavel Pogrebnyak è un esempio di centravanti puro, che mescola fisicità e potenza, dettate perlopiù dall'imponente costituzione, a eleganza e qualità, con un sinistro che ricama traiettorie imprendibili per i portieri avversari. Altra qualità fondamentale è la freddezza sottoporta, caratteristica che lo rende di fatto il secondo rigorista dietro capitan Tymoschuk. Determinante nel modulo Zenit, basato su esterni che spingono molto, fornendo cross per la testa di Pavel.

Allego infine una mia personale clip sul giocatore in questione, tutta da godere!

1 commento:

  1. Ciao Fayzù!
    Pogrebnyak comunque è un grande attaccante anche se non ha iniziato bene la stagione, bella la tua compilation.

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