giovedì 22 novembre 2012

UFFICIALE: Dinamo-Zenit 3-0 a tavolino

La KDK si è riunita e ha emesso il suo responso in merito alla sfida di sabato tra Dinamo Mosca e Zenit San Pietroburgo, sospesa al 37' a causa del lancio di alcuni petardi dal settore dello Zenit che hanno colpito il portiere locale Anton Shunin. La discutibile decisione ha consegnato i tre punti alla Dinamo, e costringe lo Zenit a giocare i prossimi due match casalinghi (con CSKA e Anzhi!) a porte chiuse. Un'altra batosta che si aggiunge all'uscita prematura dalla Champions League, prima del ciclo di ferro in campionato dove i "Meshki" affronteranno CSKA, Spartak, Anzhi, Rubin e Terek.

Il dg Maksim Mitrofanov ha già comunicato che lo Zenit farà ricorso, per cancellare questa sentenza a sua detta sbagliata. Non è l'unico a pensarla così, anche in casa Spartak, il che è tutto dire, danno ragione al club di Piter. Il secondo portiere Egor Baburin ha trasmesso invece il suo disappunto attraverso la sua pagina di vkontakte, esprimendo il proprio sdegno verso quei tifosi che hanno danneggiato la loro squadra.

mercoledì 21 novembre 2012

Zenit-Malaga 2-2: la fine di una Champions mai iniziata

Si poteva uscire, sebbene il valore effettivo del girone fosse buono ma non esagerato, ma non così. 5 partite praticamente sempre al di sotto della sufficienza, eslcudendo alcuni momenti delle sfide interne con Milan e Malaga. Ed è proprio il 2-2 odierno con gli spagnoli che ci spedisce a casa, ma allo stesso tempo ci permette di superare l'Anderlecht e avere in mano il proprio destino per quando concerne l'Europa League. Di fondamentale importanza, quindi, andare a Milano e conquistare il pass per la competizione vinta nel 2008 quando ancora si chiamava Coppa Uefa.

Come si può pensare di fare strada se si cominciano 4 partite su 5 subendo uno o due gol nel primo quarto d'ora di gara? In questa Champions League lo Zenit è stato condizionato da approcci aberranti, che hanno condizionato anche oneste reazioni successive. Giocare le partite con un handicap di due reti a priori diventa un fardello incalcolabile sul piano mentale e fisico, e alla fine si paga. La partita di Malaga non è mai stata giocata, lo Zenit venne irriso alla Rosaleda e lo score sarebbe potuto essere stato più ampio. Soltanto col Milan la sconfitta è stata immeritata. La sfortuna e alcuni errori sono stati carissimi, in una sfida che ha di fatto girato le sorti del girone. Con l'Anderlecht è finita con una vittoria per parte: se a San Pietroburgo onestamente gli uomini di Spaletti non meritavano di fare bottino pieno, in Belgio M'Bokani ha fatto sì che la sua squadra segnasse il primo gol nella competizione e tornasse a vincere dopo sette anni. La sfida col Malaga ha mostrato uno Zenit a due facce.

Primo tempo da incubo, con un inizio come al solito scellerato dove sono stati presi due gol evitabilissimi: sarebbe però irrispettoso fare cadere tutte le colpe su Malafeev, che nel finale è stato decisivo in due occasioni. Nella ripresa, sospinta soprattutto da Danny, c'è stata quella reazione obbligata. Kerzhakov però ha fallito un gol clamoroso a porta vuota subito dopo l'1-2. Se al 53' fossimo già stati 2-2.....

Le colpe di Spalletti ci sono, e sono evidenti. La squadra non ha mai offerto una prestazione degna dei suoi giocatori e dei soldi spesi a inizio settembre. Ma non è l'unico colpevole ovviamente. E oggi quantomeno ha indovinato la sostituzione di uno spento Shirokov con Fayzulin, che ha trovato il pareggio e si è ben disimpegnato pure entrando in un momento complicato della partita.

Ora è il momento di ripensare al campionato. Lunedì al Petrovskij arriva il CSKA in uno scontro diretto decisivo. Vedremo quali saranno le risposte dai giocatori e da tutta la squadra.